Come aprire una impresa e una partita iva

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Fare Impresa
Per mettersi in proprio, il primo passo da fare è quello di aprire una partita iva. Solitamente, il caso più frequente è quello della ditta individuale, ovvero la forma più semplice di impresa in Italia.
 
Sotto questo livello, infatti, troviamo i professionisti, ovvero soggetti dotati di partita iva ma che operano su regimi semplificati con diverse limitazioni, tra le quali, la più importante, l'impossibilità di avere dipendenti.
 
L'apertura di una partita iva, che equivale ad una sorta di codisce fiscale della vostra impresa, è una operazione molto semplice.
 
Per mettersi in proprio in regola, basta seguire questi semplici passi
 
1) Registrazione partita iva presso la CCIAA di compentenza della propria provincia di residenza
 
2) Entro 30 gg, bisogna comunicare l'inizio attività all'Inps, all'agenzia delle entrate e all'inail, sia che avette dipendenti, che non ne avete.
Di recente è stata introdotta la comunicazione unica di inizio attività che consente di effettuare il tutto con una sola registrazione.
 
Il costo di apertura è molto ridotto, circa 60-80 euro tra Camera di commercio e registro imprese.
 
Fate attenzione alla questione Inps: gli oneri previdenziali, si pagano con una quota fissa, detta minimale, obbligatoria per ogni anno o frazione di esso, e una quota variabile a seconda del reddito prodotto. 
 
Se aprite il 30 Dicembre, tanto per fare un esempio, pagate comunque la quota minimale per l'anno intero. Ad oggi, la quota minima è di circa 3800 euro.
Conviene quindi aprire la partita iva nei primi mesi dell'anno.
 
L'inps, compreso il primo anno di previdenza, arriva solitamente nel secondo anno di attività.
Si paga in 4 rate, con la prima rata a Maggio e l'ultima a Novembre. (salvo modifiche, solitamente è Maggio - Luglio - Settembre - Novembre)